All About Jazz Italia on “Chaos and Order”

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No Pair, il quartetto guidato da Francesco Chiapperini, ha già al proprio attivo una collaborazione importante, dello scorso anno con Tim Berne. È una formazione compatta e ben amalgamata, che interpreta le musiche del leader con forte adesione emotiva e convinzione, mettendo in scena con efficacia i contrasti timbrici, dinamici e stilistici proposti dalle belle composizioni. L’assenza del basso nell’organico strumentale allarga gli spazi, lasciando alla chitarra elettrica di Dario Trapani (e alle sue pedaliere) l’incombenza, discontinua, di disegnare linee di basso.

Chiapperini, altrove anche sassofonista contralto e flautista (di lui ricordiamo, tra l’altro, almeno l’Extemporary Vision Ensemble, dedicato a Massimo Urbani), limita qui il suo apporto all’utilizzo dei clarinetti (soprano e basso) per delineare una delle caratteristiche principali del quartetto: il contrasto tra le proprie ance e quelle del sax tenore di Gianluca Elia. Ulteriore fonte di opposizione e rispecchiamento è quella che pone in continuo rapporto dialettico l’elemento acustico e quello elettrico.

La musica di questo Chaos and Order, come recita lo stesso titolo, si alimenta di tali opposizioni e della loro continua metamorfosi, trascorrendo con fluidità dalle atmosfere incandescenti, scandite con forza dalla batteria di Antonio Fusco e dalla chitarra di Trapani, a quelle più ipnotiche e visionarie, in cui gli strumenti si fondono e trovano svariate forme e sfumature alla propria mescolanza. La duttilità nei ruoli è supportata anche dalla varietà stilistica proposta dal quartetto: la matrice fondamentale è quella del jazz, ma gli stimoli si affacciano su tutta la contemporaneità, guardando a rock, jungle, noise…

Tra i brani del CD, tutti degni di considerazione, ci piace segnalare la title-track posta in chiusra, dove la ricerca timbrica dell’introduzione (affidata alle alchimie di Trapani) scivola in un motivo circolare dei fiati (di segno minimalista) e sfocia poi in un riff dalle tipiche connotazioni hard rock, che però è di continuo frantumato e animato da digressioni, cambi di rotta, inserti free densi di humor.

Ottimo lavoro. **** 4 stelle

Giuseppe Segala

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