E’ partito sabato scorso dal Café Théatre Artemisia di Arco il tour del quartetto No Pair, che presentava il nuovo album della formazione lombarda, “Chaos and Order”, pubblicato da pochi giorni. Formato dal clarinettista Francesco Chiapperini, dal sassofonista tenore Gianluca Elia, dal chitarrista Dario Trapani e dal batterista Antonio Fusco, il quartetto spicca per l’originalità dell’organico strumentale, dove ai due fiati della front-line è abbinata una sezione ritmica che rinuncia alla presenza del basso, affidando a chitarra e batteria la funzione di motore ritmico del gruppo. In realtà le linee del basso sono tracciate in taluni episodi dallo stesso chitarrista, ma caratteristica del gruppo è una notevole elasticità nella combinazione tra gli strumenti, tra gli episodi strutturati e quelli più liberi, tra i generi presentati. La chitarra si può associare di volta in volta alla batteria nella costruzione di una scansione ritmica, oppure agli strumenti a fiato nel disegnare parti melodiche e contrappunti. Il contrasto tra i due fiati è stimolante, con i clarinetti del leader Francesco Chiapperini sobri e misurati e il tenore di Elia più scuro e nero-americano, a tratti decisamente free. Tale duttilità nei ruoli è supportata anche dalla varietà stilistica proposta dal quartetto: la matrice fondamentale è quella del jazz, ma gli stimoli si affacciano su tutta la contemporaneità, guardando al rock, al jungle, al noise. La scansione del rock e la spinta del jazz si mescolano alle costruzioni ben tornite, tutte dovute al leader della formazione, mettendo gli strumenti di volta in volta in contrasto o in relazione dialogica. La formazione si è esibita con successo al concerto di Arco, mostrando senza dubbio di essere uno dei giovani gruppi più originali e agguerriti della scena italiana.
Giuseppe Segala