La musica della Allman Brothers Band (e in fondo tutta una tradizione blues pregressa) a braccetto con Trane, Ayler, Mingus, il Davis orgiastico della svolta elettrica, e poi Rahsaan, Sun Ra, Cherry, l’Art Ensemble: questa, dichiaratamente, la linea percorsa dal nuovo lavoro del percussionista milanese, che del resto ad operazioni del genere è avvezzo da oltre venticinque anni (il primo capitolo della saga ci pare l’Ayler del ’90, nel ventennale della morte del sassofonista di Cleveland).
Il risultato è abbastanza eccentrico rispetto a tutti i precedenti, anche se, per altri versi, un dato marchio di fabbrica è una volta di più avvertibilissimo. La musica, come detto, è quella di Duane e Gregg Allman, debitamente riarrangiata da Tiziano Tononi (ma molto rispettata, almeno nelle coordinate-chiave, con al centro la voce di Marta Raviglia), il quale mette giù di suo pugno anche tre brani, “For Barry O.,” “Clouds of Macon” e “Skydog Blues.”
Il totale è ovviamente molto di più della musica di riferimento iniziale, ed ecco che vengono fuori più o meno distintamente i vari nomi fatti all’inizio. Il più prossimo ci pare Sun Ra, ma tutto un suono squisitamente black (a cui Tononi si è da sempre mostrato particolarmente sensibile) fa capolino di continuo, dall’anima funky, soul, R&B e chi più ne ha più ne metta, alle intemperanze free (magistrali ovunque i solisti), con tutto (molto, almeno) quello che ci passa in mezzo.
Ci sono qua e là delle leggerezze persino eccessive, ma fa parte del gioco. Ci sono, volta a volta, aromaticità e veemenza, turgori e ritualismo, venature anche country (l’armonica di Fabio Treves in “You Don’t Love Me,” che fa venire in mente i Canned Heat, che magari proprio country non erano, ma circumnavigavano pure quell’universo, e poi il violino di Parrini) e negritudine anche grassa (e qui ecco i fantasmi dell’ultimo Ayler, New Grass e dintorni, come l’Art Ensemble più di marca-Bowie). C’è tanta mercanzia, venendo incontro a gusti di varia etnia. Soddisfacendo di fatto un po’ tutti e aspettando il prossimo capitolo della saga tononiana.
Track Listing: Whippin’ Post; Midnight Rider; Whippin’ Post (reprise); For Berry O.; Les Brers (in G Minor); Don’t Want You No More; It’s Not My Cross to Bear; Kind of Bird; Clouds on Macon; Hot ‘Lanta; Requiem for Skydog; You Don’t Love Me; Soul Serenade; You Don’t Love Me (glorious ending).
Personnel: Emanuele Passerini: sax (soprano e tenore); Piero Bittolo Bon: sax (alto), clarinetto basso, flauti; Emanuele Parrini: violino, viola; Carmelo Massimo Torre: fisarmonica; Joe Fonda: contrabbasso, basso elettrico; Tiziano Tononi: batteria, percussioni, udu drum, gongs; Pacho: congas, bongos, percussioni; Marta Raviglia: voce; Fabio Treves: armonica a bocca; Daniele Cavallanti: sax (tenore).
Title: Trouble No More… All Men Are Brothers | Year Released: 2017 | Record Label: Long Song Records