Tracce di Jazz – Flawless Dust

Tracce di Jazz talks about Flawless Dust

4 STELLE ****
Al cospetto di “A floating caravan” s’intravede una sorta di narrazione di un’esperienza psicofisica di soglia, nella perdita di orizzonte e nell’implacabile radiazione di un clima desertico.
Nell’ampiezza come nel dettaglio delle possibilità espressive strumentali si distende una lenta processione di rifrazioni di voci interiori che si manifestano solo per poco tempo, come per restituire acusticamente un fenomeno ottico di “fatamorgana” o, spiritualmente, una transizione fra sottili stati di coscienza: il divenire salmodiante del tono di Mimmo condiziona accuratamente un senso complessivo di necessaria resa.
Se nel corpo dell’intero, la drammaturgia di “A floating caravan” si erge a tempio per dimensione, attorno a esso circum-ambulano alcune miniature che, anche quando cantano, si offrono come oggetti sonori, simboli dalle proprietà impronunciabili perché soggette alla legge della pura contemplazione dove assumono una qualità differente a seconda dell’angolazione di ‘sensitività’ (“Flawless dust”).
Altrove è impressionante la costruzione della tensione emotiva, taluna serrata (“News from beyond”, “Grainy fabric”), talaltra più espansa (“Struggente”) in cui gli interventi sulla linea quanto nella fibra del suono sembrano sempre tendere al controllo della posizione nel suo farsi materico, cioè alla precisione, alla visione lucida, alla sincerità di quello vi che sta accadendo.
La scelta estetica degli autori di non includere altri brani prodotti nella seduta di registrazione per favorire una percezione bilanciata dell’opera, denota un’attenzione – stavo per dire umiltà – nei riguardi del controllo e della tenuta nel tempo della propria produzione e un rispetto per l’ascoltatore: dato il mutamento (polverizzazione) della fruizione, anche il complementare concetto stesso di produzione è messo in discussione, quindi la responsabilità di evitare una seppure minima aggiunta per questo scopo è un’ulteriore personale ragione per aumentare la fiducia per Gianni Mimmo.
Il disco è da questi dedicato a Garrison Fewell, scomparso il 5 luglio 2015
In questa loro creatura, anche per coloro (come chi sta scrivendo) che hanno potuto approssimarsi solo recentemente a questi potenziali ‘mondi’, si possono riconoscere limpidamente le condizioni della ricerca della bellezza e del senso artistico.

Donatello Tateo

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