shiverwebzine.com – Musica Da Cucina

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Si usa dire in certi casi che un progetto è più interessante sulla carta che nella realtà. Di fronte aMusica da Cucina mi sento di invertire i termini: “cantautorato intimo e minimale per chitarra, voce e tavolo apparecchiato” è una definizione che mi ha fatto accapponare la pelle.

L’aspettativa di sottoporre le mie orecchie all’ennesimo menestrello nostrano dalla voce esile e stonata, accompagnato da arrangiamenti al limite della denuncia per molestia sessuale ai danni della musa Euterpe, mi ha fatto accostare al secondo album di Fabio Bonelli con qualche pregiudizio. Che poco dopo aver premuto il tasto play si sono rivelati del tutto infondati. Il “tavolo apparecchiato” ha sì un ruolo di primo piano nell’economia degli arrangiamenti, ma si mimetizza alla perfezione nelle melodie eteree – ma non per questo soporifere – che pervadono l’album. Un dosato gusto pop fa da contrappeso all’impianto percussivo da musica concreta e non ci si accorge nemmeno che in “Today” sono sbattiuova, grattugia, mestoli di legno e cucchiai a creare il tappeto ritmico sottostante. Lungo l’album si trova di tutto, carta stagnola, arpetta tagliauova, piattini da caffé, glockenspiel di cucchiai, teiere usate come amplificatori per la voce, ma mai la sperimentazione era stata così piacevole e – passatemi il termine – discreta.
È musica che ti muove qualcosa dentro, solletica ricordi sopiti sul letto della malinconia, ha un che di chiaroscurale e al contempo di luminoso, sta sospesa tra l’oggi e lo ieri, tra la torta che la mamma sta cuocendo nel forno quando hai 10 anni e tutto il tempo del mondo a disposizione e il caffé che gorgoglia quando di anni ne hai 30 e solo pochi minuti prima che passi l’ultimo autobus utile per timbrare l’ingresso in tempo. Purtroppo è anche musica tragicamente di nicchia. Se ne accorgeranno in quattro fortunati gatti. Buon per loro.

Francesco Morstabilini)

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