4 stelle ****
La collaborazione artistica tra il percussionista Tiziano Tononi e il sassofonista Daniele Cavallanti dovrebbe essere ben nota ad ogni aficionado del l’improvvisata. Più di 30 anni di flirt creativo non sono pochi e ”No Time Left” consolida questo rapporto proponendo un nuovo scoppiettante progetto della coppia, coniato ai piedi della grande mela sotto la sigla “The Brooklyn Express”, in compagnia di vecchie conoscenze della Downtown quali il superbo Herb Robertson (tromba), Steve Swell (Trombone, flauto), e Joe Fonda (contrabbasso, flauto). Concept intriso di rimandi al jazz libero che il destino ha voluto che venisse registrato pochissimi giorni dopo la dipartita dal mondo terreno del grande Ornette Coleman (Giugno ’15) a cui è stato giustamente dedicato l’intero lavoro, nonché i tratteggianti passi swing e bluesy di New York Funeral Blues…, firmata dal solo Tononi. L’interplay tra i musicisti è notevole: laconici, vigorosi e roboanti in Brooklyn: Monday Soundcheck, sciolti se messi a rapporto con texture ricche di piacevoli scontri sonori (il drumming di Tiziano e la tromba di Robertson che accendono gli animi in Untitled # 1 [for Gil Evans]), infuocati dallo spettro dello swing (il dna centrale di Song for Harry Miller) e fantasticamente informali con colpi, soffi e sbuffi dei fiati, rintocchi percussivi radenti e silenziosi, flauti in sordina (Cyrille, the Inspirer, i 20 minuti circa di emozionanti sali-e-scendi tonali di Slaps, Tones, & Drones, dedicata a Bill Dixon). In definitiva, dopo le mirabolanti acrobazie al violino di Parrini ascoltate in “The Blessed Prince”, la Long Song Records colleziona un altro colpo gobbo all’interno del proprio catalogo, un autentico toccasana per gli amanti dell’avant-jazz.