Il percorso sensorio effettuato da Gianni Mimmo assieme alla violinista Alison Blunt in “Lasting Ephemerals” si svolge nella cornice della chiesa di S. Leonard, Shoreditch, a Londra, un posto di cui vi ho già parlato a proposito di una registrazione di Francois Carrier: è sicuramente un luogo speciale per vari motivi, ma musicalmente quello più interessante è l’acustica che premia le pause e le risonanze dei musicisti. In “Lasting Ephemerals” i due musicisti ricorrono alla loro minuziosa preparazione di improvvisatori che si riflette sulla natura evolutiva dei suoni, trasmettendo percezioni pienamente risolte attraverso l’ingaggio dualistico. Per Gianni, questa innata capacità espressiva al soprano, non è certo una novità, ma in questo Lp a tiratura limitata fatto di lunghe tracce, forse mai come prima si avverte un fare prezioso, art music con notevole capacità narrativa. Specie nella title track potreste seguire storie letterarie: a me ha fatto venire in mente le vicende di Dorian Gray, sia per le surrogate atmosfere notturne dei rientri in casa, sia per le sorprese (puntellate da una intensità crescente degli strumenti) degli avvenimenti nell’abitazione. Una collaborazione di alto livello e, certamente, uno dei lavori più riusciti del sassofonista italiano di tutta la sua carriera.
Ettore Garzia