Lo abbiamo lasciato in situazioni più acustiche, al limite dell’improvvisazione, ora lo ritroviamo alla guida di un nuovo quartetto (più ospiti) elettrico, i Technicolor. Una declinazione moderna, mai stucchevole, già sentita. L’amalgama di gruppo funziona alla perfezione e Alfonso Santimone, un maghetto elettronico, dà un contributo unico. Tutti sanno organizzare la propria fantasia senza mai arginare quella altrui, anche quando arriva l’ospite a sorpresa Marc Ribot, musicista incredibile che offre un colore ancora diverso, country, psichedelico ed ora mettalico al suono complessivo. Due dischi preziosi nei quali Giovanni Maier si presenta al basso elettrico. Eccolo qui evocato il sincretismo tra antico e moderno, nella rivalutazione di una dimensione elettrica ed elettronica applicata ad ambiti improvvisati o strutturati quanto basta.
Federico Scoppio