Jim McAuley fa parte di una schiera di chitarristi improvvisatori che ridefiniscono il proprio strumento, come Derek Bailey, Fred Frith, Joe Morris, ed esponenti dell’avant-folk come John Fahey e Robbie Basho. Nei suoi lavori troviamo una presenza profondamente personale e lirica, così come un suono dalla firma unica che si mescola con la sua intensità.
Questa nuova collezione di registrazioni da solista è la testimonianza dell’ampio range espressivo e improvvisativo di McAuley e non di meno della sua creatività in costante sviluppo. Utilizzando una vasta gamma di chitarre acustiche, accordature non ortodosse e originali “preparazioni”, crea una ricca trama nel suo mondo sonoro che incorpora jazz, blues, folk, elementi classici e contemporanei in uno stile che lui chiama “pan-idiomatic improvisation”. Il primo acclamato album da solista (“Gongfarmer 18″) gli regala la reputazione di maestro della chitarra acustica. Questo nuovo lavoro conferma ulteriormente il valore e lo spessore di questo artista.
“Gongfarmer 36″ è una raccolta tratta da numerosi spettacoli live, registrazioni in studio e casalinghe. Come tale, essa cattura momenti speciali di improvvisazione estatica, brillante, spontanea, e offre uno sguardo intimo sui meccanismi di una fantasiosa mente creativa.
In aggiunta al suo album solista precedente, McAuley ha registrato due dischi con l’Acoustic Guitar Trio (con Nels Cline e il compianto Rod Poole) e un set di 2 CD di duetti con Leroy Jenkins, Nels Cline, Ken Filiano e Alex Cline. LongSong Records è orgogliosa di contribuire a questo “corpus” che ridefinisce e espande le modalità e le possibilità del chitarrismo del ventunesimo secolo. E’ un disco divertente, sincero ed esaltante.
“Genuinely evocative and refreshingly cliche-bashing work” (Josef Woodard–Los Angeles Times)
“Mr. McAuley’s precise writing and playing is full of blues figures and rich-toned, acoustic-fold resonance. It’s peaceful and rigorous music” (Ben Radcliff–New York Times)
“Jim has the magic!” (Dick Metcalf, Improvijazzation Nation)
“He’s capable of putting your heart in full-resonance mode” (Massimo Ricci, Touching Extremes)