Nel suo secondo CD Cipani non fa più ricorso a strumenti rotti — stavolta il pianoforte è integro e accordato — ma il risultato è ancora una volta sorprendentemente atipico. Questi ‘massaggi’ sulle corde del piano rivelano strati di sonorità nuove, producendo un paesaggio teso ed emozionante di armonici, bordoni, risonanze simpatiche. Cipani riesce ad organizzare tali potenzialità magmatiche in trame coerenti e la sua musica sembra sospinta da una riflessione lucida sui suoni che via via si vanno discoprendo. Check it out.